IL SISTEMA OSSEO E LE
FRATTURE
Le ossa sono 208. Si dividono in:
ossa lunghe
ossa piatte
ossa brevi.
Articolazione: è il punto di unione fra due o più ossa.
Anatomia delle ossa: l'asse dei corpo umano è formato dalla
colonna vertebrale che in alto sostiene la scatola cranica;
dalla parte media si staccano le costole che formano la cassa
toracica.
Le costole si uniscono anteriormente ad un osso detto «sterno».
Alla parte superiore della cassa toracica si appoggiano gli arti
superiori. Essi sono costituiti da omero, uIna, radio, ossa
della mano (si articolano al tronco mediante l'articolazione
della spalla).
In fondo alla colonna vertebrale si trova l'osso sacro che si
prolunga nel coccige e che con altre 3 ossa (ileo, ischio, pube)
forma il bacino. A questo, mediante l'articolazione dell'anca si
articolano gli arti inferiori che sono costituiti da femore,
tibia, perone, ossa del piede.
Frattura: interruzione di un osso nella sua continuità.
Tipi di frattura:
Diretta: quando la frattura avviene nel punto in cui si ha il
trauma.
Indiretta: quando la frattura avviene lontano dal punto in cui
si ha il trauma.
Semplice: quando solo l'osso è interessato.
Complicata: quando non solo l'osso è danneggiato, ma anche vasi,
nervi o altri organi vicini alla frattura.
Completa: quando l'osso si rompe in tutto il suo spessore.
Incompleta: quando non si rompe completamente.
Esposta: quando l'osso esce all'esterno e c'è rottura delle
parti molli.
Sintomi di frattura:
1. Dolore vivo.
2. Mancanza funzionalità.
3. Alterazione della forma.
4. Gonfiore.
Primo Soccorso delle fratture in genere:
1. Evitare movimenti inutili.
2. Immobilizzare la parte lesa nella posizione in cui si trova9.
3. Mettere spessori prima della stecca.
4. Lasciare libere le dita degli arti.
Frattura avambraccio:
1. Immobilizzare con doccia di cartone imbottita.
2. Piegare il gomito sul petto se si può.
3. Porre uno spessore tra frattura e petto.
4. Sospendere l'avambraccio coi triangolo.
5. In caso di viaggio lungo, fissare al tronco il braccio
sospeso nel triangolo con bende larghe.
6. Se il gomito dà dolore a piegarlo, non insistere; fermare il
braccio dritto lungo il corpo, fissandolo con tre legacci.
Frattura della spalla:
1. Porre un cuscinetto sotto l'ascella.
2. Ripiegare l'avambraccio sul petto, con la mano portata verso
la spalla sana.
3. Mettere triangolo attorno al collo.
Frattura della clavicola:
Sospendere il braccio al collo in posizione normale con un
triangolo - oppure tirare indietro Ie spalle così: infilare due
anelli di stoffa nelle braccia dei l'infortunato, sistemarli
nelle spalle, e legarli insieme dietro alla schiena.
Frattura tibia-perone:
1. Applicare una stecca imbottita e fermarla in 4 punti (sopra e
sotto le articolazioni, sopra e sotto il punto di frattura).
In mancanza della stecca:
a. Allineare la gamba sana a quella fratturata.
b. Mettere spessori fra le gambe.
c. Legare piedi e caviglie a 8 con bende.
d. Legaccio sopra le ginocchia.
e. Legare ancora in due punti: sopra e sotto il punto di
frattura.
2. Non togliere le scarpe.
Frattura mandibola:
1. Piegare in avanti il paziente.
2. Mettere una fionda intorno alla testa.
Distorsione: fuoriuscita di un capo articolare dalla sua sede
naturale, con successivo immediato rientro in sede.
Primo Soccorso: fasciatura ed impacchi freddi.
Lussazione: fuoriuscita definitiva di un capo articolare dalla
sua sede naturale (non seguito dal rientro in sede).
Primo Soccorso: portare in ospedale; non tentare di ridurre la
lussazione. Immobilizzare la parte.
Strappo muscolare: rottura di uno o più fascetti di fibre
muscolari.
Primo Soccorso: subito impacchi freddi; dopo 24 ore impacco
caldo per favorire il riassorbimento. Riposo.
Crampi: contrazione improvvisa di un muscolo, che dà dolore.
Primo Soccorso: rilassare il muscolo colpito, dare acqua e sale
o brodo (per il polpaccio tirare su il piede a squadra o premere
forte sul pavimento). |