USTIONI
Sono lesioni della pelle dovute ad agenti fisici (calore, raggi,
elettricità) o ad agenti chimici (acidi o basi forti).
Bruciature- sono ustioni provocate da calore secco (fuoco,
elettricità ecc.).
Scottature- sono ustioni provocate da calore umido (vapore,
acqua bollente, olio, ecc.).
Si possono avere ustioni da calore e anche da freddo. A seconda
della profondità, si possono avere avere ustioni di I, II e III
grado.
Ustioni di I grado: caratterizzate da «eritema» o arrossamento
cutaneo; tipico è l'eritema solare.
Primo Soccorso: acqua fredda, acqua e aceto, succo di pomodoro
fresco oppure saponata fredda e talco.
Ustioni di II grado: caratterizzate dalla formazione di
vescicole (flittene). Le flittene sono piene di liquido, non
vanno bucate.
Primo soccorso: immergere la parte in acqua fredda, dare da bere
un sedativo. Disinfettare con mercuromo. Usare garza sterile.
Mai cotone idrofilo, mai alcool. Non ungere. (L'unica pomata
consigliabile è il Foille)6.
Ustioni di III grado: si ha la necrosi (morte) dei tessuti.
Primo Soccorso: non togliere i vestiti se sono incollati alla
pelle, coprire le lesioni con garza sterile o telo pulitissimo
Portare subito in ospedale. Dar da bere molto, e sedativo.
Se le ustioni sono date da sostanze chimiche lavare
abbondantemente con acqua per eliminare la sostanza tossica. Con
alcali si usa acqua + aceto, con acidi acqua + bicarbonato.
Quando l'ustione supera come estensione il 30% della supeficie
corporea è da considerarsi gravissima; se supera il 60% è
mortale (la gravità di una ustione si valuta dall'estensione più
che dalla profondità).
Scottature in gola: sono dovute alla ingestione di sostanze
troppo calde.
Primo Soccorso: Far bere piccoli sorsi di acqua fredda e
pezzetti di ghiaccio da succhiare. Applicare compresse fredde
intorno al collo. Chiamare il medico.
Scottature solari o colpo di sole
Primo Soccorso: mettere il paziente all'ombra, borsa del
ghiaccio sulla testa, dare da bere, impacchi freddi, chiamare un
medico.
Congelamento: lesioni da freddo. Sintomi:
1. Parte bianca poi di colore bluastro.
2. Dolori iniziali poi insensibilità della parte congelata.
3. Mobilità diminuita.
Primo Soccorso:
1. Togliere l'indumento se bagnato e sostituirlo con uno
asciutto.
2. Allentare gli abiti stretti.
3. Frizionare NON la parte congelata, ma iniziando dalle zone
più lontane dal congelamento: (esempio: congelamento alluce,
massaggiare coscia). Il massaggio si esegue dal basso verso
l'alto (in direzione dei cuore) sempre massaggiando ci si
avvicina per gradi al punto di congelamento senza toccarlo.
4. Non portare di colpo il congelato in un ambiente caldo, ma
farlo gradualmente.
5. Applicare un bendaggio sterile su lesioni visibili.
6. Se il congelato deve stare all'aperto (ad es.: in attesa di
soccorsi), coprire bene capo e arti, fare con la neve una
capanna di protezione sopra la parte congelata.
7. Dare qualche cosa da bere a cucchiaini non bollente. Solo
energetici, NON alcoolici.
8. Impegnarlo mentalmente, non farlo dormire.
9. Portarlo a valle in barella, coperto, appena possibile.
Assideramento: grave perdita di calore, quindi forte
abbassamento della temperatura corporea. La temperatura normale
di un individuo è da 36 a 37 gradi centigradi; se scende molto
al di sotto, il cuore rallenta i suoi battiti e a poco a poco si
arresta (morte bianca degli assiderati in montagna).
Primo Soccorso:
1. Fermarsi e riposare.
2. Aumentare la temperatura dell'infortunato gradualmente ma
tempestivamente.
3. Ricoprirlo con coperte, teloni, sacco a pelo.
4. Frizioni per riattivare la circolazione particolare sul
cuore.
5. Tenerlo sveglio.
6. Non dare alcoolici ma energetici (the, caffé, zucchero).
CORPI ESTRANEI
Nell'occhio
Primo Soccorso:
1. Non strofinare l'occhio.
2. Fare agitare le palpebre sott'acqua.
3. Lavarsi le mani prima di toccare l'occhio.
4. Abbassare la palpebra inferiore, mettendosi vicino ad una
sorgente di luce per vedere meglio e se si individua il corpo
estraneo toglierlo con l'angolo di un fazzoletto pulito (sempre
che non sia un corpo estraneo infisso: es. scheggia).
5. Se il corpo estraneo non può essere tolto facilmente coprire
entrambi gli occhi (anche quello sano) e portare all'ospedale in
barella con l'autoambulanza.
Nell'orecchio
Primo Soccorso:
1. Non estrarre l'oggetto.
2. Se si tratta di un insetto mettere una goccia d'olio tiepido
per farlo venire a galla.
3. Se non è un insetto, piegare il capo in modo da favorire la
fuoriuscita dell'oggetto.
4. Se l'oggetto non fuoriesce portare in ospedale.
Nel naso
Primo Soccorso:
1. Non tentare di estrarre l'oggetto
2. Premendo la narice libera fare espellere l’aria e il corpo
estraneo dalla parte otturata.
3. Se la manovra non riesce portare in ospedale.
Punture di insetti: gli insetti lasciano nella pelle il
pungiglione che contiene veleno7.
Primo Soccorso:
1. Togliere il pungiglione con pinzette disinfettate.
2. Mettere qualche goccia di ammoniaca diluita, non pura.
3. Pomata antistaminica.
4. Pericolose sono le punture intorno alla bocca e al naso.
Portare in ospedale.
Pidocchi: piccoli insetti grigi lunghi 2 mm. Una specie si
localizza nel cuoio capelluto I
Primo Soccorso:
1. Pulizia radicale (vestiario, biancheria vanno bolliti)
2. Accurata pulizia e taglio dei capelli
3. Cospargere una volta al giorno il capo con polvere MOM per 2
o 3 giorni (attenzione ai metalli).
MORSO DI VIPERA
La vipera è lunga circa 60 cm. e si allarga verso la testa: il
suo colore varia dai grigio al rosso mattone; le chiazze sui
dorso possono essere come macchie, ma più spesso sono fatte a
zig-zag.
La vipera è molto pericolosa quando morde subito dopo il
letargo, perché il veleno è riformato nella dose completa. Il
morso lascia un segno di due punti ravvicinati (sono i due denti
dei veleno).
Primo Soccorso:
1. Tranquillizzare il paziente.
2. Distenderlo in posizione di riposo per rallentare la
circolazione, trasportarlo in barella e non farlo camminare.
3. Legare un laccio non troppo stretto a monte della ferita.
4. Mettere compresse fredde sulla parte (vasocostrizione).
5. Non dare alcoolici o caffé, perchè favoriscono la
circolazione.
6. Portare in ospedale.
7. Se si ha il siero antivipera fare mezza fiala intorno al
morso in due o tre punti diversi; l'altra mezza per via
intramuscolare.
8. Se non si è provvisti di siero antivipera e l'ospedale più
vicino è a più di mezz'ora di distanza, si deve incidere la
pelle fra i due punti di morsicatura e spremere abbondantemente
per favorire l'uscita del sangue e del veleno.
MORSO DI CANE: pericoloso per l'infezione ed eventuale
trasmissione della rabbia. Primo Soccorso:
1. Lavare e pulire la ferita.
2. Portare la vittima in un ospedale specializzato per eventuale
decisione di vaccinazione antirabbica.
3. Intanto il cane è tenuto in osservazione per 10 giorni. Se il
cane non manifesta la rabbia, si può evitare o interrompere la
vaccinazione. |
7 NOTA BENE: alcune
persone sono particolarmente sensibili al veleno degli insetti e
possono andare incontro a shock anafilattico.
Rabbia: infezione provocata dal morso di animali mammiferi
(cane, gatto, volpe, lupo, topo, ecc.). Il virus è contenuto
nella saliva dell'animale. Particolarmente pericolosi sono i
morsi al viso e al corpo.
Incubazione: da 8 giorni ad alcuni mesi. Questo permette la
vaccinazione, che è l'unica che può essere fatta in periodo di
incubazione. E' una malattia nervosa; dalla ferita le tossine
raggiungono il sistema nervoso centrale. La rabbia è una
malattia mortale.
Sintomi: idrofobia8 (paura dell'acqua), allucinazioni visive ed
acustiche, agitazioni, urli, atti violenti. Stadio paralitico
insufficienza respiratoria e cardiaca. Morte. |